L’idea di pubblicare in Italia una rivista consacrata agli Ordini militari, nacque all’indomani della partecipazione dello scrivente e dell’amico, nonché editore e studioso dei Templari, Enzo Valentini, alle giornate di studio organizzate – fra il 3 ed il 6 settembre 2009 – dal Cardiff Centre for the Crusades ed aventi quale titolo: The Military Orders. Politics and Power.
Durante il nostro soggiorno presso la capitale gallese, avemmo modo di condividere non solo gli impegni universitari ma anche quelli conviviali con i maggiori specialisti europei, che da anni dedicavano le proprie ricerche allo studio degli istituti cavallereschi.
Alcuni di coloro, con i quali avemmo occasione di parlare, lamentarono la mancanza di uno spazio editoriale specifico del quale usufruire per la pubblicazione sistematica di saggi dedicati alle vicende degli Ordini militari, attesa la prematura chiusura di Sacra Militia, prima rivista in Europa dedicata a tale tematica e nata in Italia grazie agli sforzi di Francesco Tommasi e Franco Cardini.
Tornato in Italia, ebbi modo di condividere le impressioni tratte dalla trasferta britannica con il Valentini il quale, manifestò da subito il proposito di sostenere e finanziare la pubblicazione di una nuova miscellanea intitolata Deus Vult che avrebbe dovuto, negli intenti, riprendere quel lavoro intellettuale e di studio interrotto all’indomani della cessazione di Sacra Militia.
Superate le iniziali difficoltà connesse ad un “inspiegabile” ostracismo operato nei riguardi del nostro progetto da taluni esponenti del milieu accademico nostrano, abbiamo raccolto il favore e l’entusiasmo di importanti esponenti del mondo universitario europeo fra i quali Malcolm Barber, Anthony Luttrell, Philippe Josserand, Carlos Martinez de Ayala ai quali si sono in seguito aggiunti tre validi studiosi italiani, Giuseppe Marella, Giovanni Amatuccio e Nadia Bagnarini. Costoro hanno costituito quello che potremmo definire il ‘nucleo pioniere’ raccoltosi attorno a Deus Vult, a cui non possiamo fare altro che augurare una lunga e prospera vita editoriale.
Ringraziamenti doverosi vadano non solo ai suddetti studiosi, ma anche all’amica Helen Nicholson che ha sostenuto da subito la rivista, accettando di entrare nel comitato scientifico della stessa.
Cristian Guzzo